Sono in molti a pensarlo e purtroppo pure a scriverlo. Stiamo entrando in zona gialla e già ieri, la gente, approfitando di qualche raggio di sole si è letteralmente riversata nelle strade: unica libertà concessa dalla situazione pandemica.
Da subito le reazioni sui social: indignazione, offese e articoli online che fanno leva sul senso di responsabilità. Fosse per alcune categorie di giornalisti e benpensanti, è la “gente” la causa principale della diffusione del virus. Questo tipo di manipolazione (volontaria o involontaria) distoglie l’attenzione dalla causa principale della pandemìa. L’inettitudine di una classe politica che passa il tempo a battibeccare su questioni irrilevanti.
Facciamo il punto della situazione. Soldi buttati via per banchi che sono finiti in magazzino, vaccini in ritardo, crisi di Governo… Quindi. Di chi è la colpa? Dei ragazzi che rivendicano CIVILMENTE il proprio diritto alla vita o la colpa è di quattro cialtroni ben pagati dalle stesse famiglie di questi giovani?
Bisogna tornare a vivere, la gente lo vuole e non ha colpe!
“Oggi è necessario un tipo di alfabetizzazione che ci permette di filtrare l’enorme flusso di informazioni a cui siamo sottoposti per selezionare le fonti valide e utili e, a nostra volta, di produrre e diffondere informazioni.”
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